Giuseppe Prisco, meglio noto come Peppino Prisco (Milano, 10 dicembre 1921 - 12 dicembre 2001. Di origini napoletane (il padre era di Torre Annunziata, la madre milanese), si è arruolato negli alpini a 18 anni, combattendo sul fronte russo. Nella seconda guerra mondiale ha guadagnato la medaglia d'argento al valore militare. Ha partecipato alla campagna di Russia: di 53 ufficiali, lui era uno dei tre superstiti. Dalla fine della guerra in poi, non si perderà più una singola adunata delle penne nere.Dopo essersi laureato in giurisprudenza nel 1944, il 10 maggio 1946 si iscrive all'albo degli avvocati. È stato sposato con Maria Irene, da cui ha avuto due figli: Luigi Maria e Anna Maria.È stato uno dei più noti penalisti, principe del Foro di Milano, per anni è stato presidente dell'Ordine degli Avvocati milanese. La vita di Prisco e il suo ricordo sono comunque indissolubilmente legati all'Inter, di cui nel 1963 è divenuto vice-presidente, per seguirla in ogni sua partita. Da dirigente dell'Inter ha vinto tutto: otto scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, tre Coppe Uefa, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.In oltre mezzo secolo di vita societaria Peppino Prisco ha costantemente seguito con amore la sua squadra, contrassegnando ogni avvenimento con la sua rinomata ironia.I suoi più grandi idoli calcistici sono stati Giuseppe Meazza, che considerava il migliore di tutti, e Ronaldo, per cui stravedeva, tanto da affermare: "Chiedo scusa ai miei genitori, ma in mezzo alla foto di loro due io porto sempre quella di Ronaldo".Muore il 12 dicembre 2001, tre giorni dopo la sua ultima apparizione in tv, due giorni dopo il suo ottantesimo compleanno, per un infarto.
Ecco alcuni suoi celebri aforismi:
Autoritratto. «Mi definisco un ometto di grandi passioni: sottotenente degli alpini, tifoso dell'Inter e avvocato. Ometto, non uomo: è troppo impegnativo». (caro jack_silver… ora nn mi chiami più ometto?)
Superstizioni. «Ho una scaramanzia. La domenica compro la Settimana enigmistica e cerco di risolvere i 'Quesiti della sfinge. Credo che riuscendoci l'Inter poi vinca».
Alternative. «Una volta, nel 1954, mi hanno chiesto se con l'Inter fuori causa mi augurassi che lo scudetto lo vincesse il Milan. Io risposi: 'Mi auguro che lo vinca la Scarioni , gloriosa squadra dilettantistica dove ho militato negli Anni 30' ».
L'interista più simpatico. «Giacinto Facchetti. Fece un gol al Napoli in mezzo alla nebbia e venne a cercarmi a bordo campo per abbracciarmi. Ci mise tre minuti per trovarmi».
La gioia più grande. «Il Milan in B. E per ben due volte: una...A pagamento e una... Gratis.
Sono dell'idea che una retrocessione cancelli almeno cinque scudetti conquistati e che la vittoria di una Mitropa Cup elimini i residui».
Dal niente. «L'Inter è stata fondata da soci dissidenti del Milan. Ecco dove si può arrivare pur essendo partiti dal niente...».
Dna. «Tutti i miei figli sono interisti. Una volta mi hanno chiesto se mio figlio Luigi avesse tifato per il Milan. Ho risposto: 'Lui ha gli occhi azzurri ed è chiaro di capelli, mentre io ero scuro e ho gli occhi neri. Se Luigi avesse tifato Milan, avrei chiesto la prova del sangue. Perchè a quel punto non mi sarei fidato neanche di mia moglie».
Razzismo. «Io sono contro ogni forma di razzismo, ma mia figlia in sposa a un giocatore del Milan non la darei mai». Meglio un marito nero che rossonero
Ronaldo. «In tanti aspetti, a cominciare dal modo unico in cui sa segnare, Ronaldo mi ricorda Meazza, il quale commise solo un errore: accettare il trasferimento al Milan (da lui peraltro non voluto, ma subito, ndr). Sono sicuro che Ronaldo mai potrebbe essere indotto in una simile tentazione. Uno grande come lui può indossare una sola maglia: quella nerazzurra».(che delusione…)
Progetti per il futuro. «La speranza per il futuro? Vorrei che chi mi incontra per strada mi gridi in faccia: 'Peppino campione d'Italia'. Sogno lo scudetto. E, visto che ci sono, anche il Milan di nuovo in serie B. Così mi vendico anche di Teo Teocoli, uno bravo che mi imita bene e con simpatica correttezza. Mi mette di buon umore. Giacca da camera a parte».
Teocoli ha raccontato cosa gli dice Prisco ogni volta che lo va a stuzzicare prima del derby. "Ci sono quasi 60 milioni di italiani, perché devi venire a rompere i coglioni proprio a me?".
Vedere Milan-Cavese 1-2 del 1983 in televisione, con i cugini in B è una cosa che fa molto bene a chi è malato".
Se intitolassero Malpensa a un milanista, beh, mi servirei solo a Linate"
Ai giocatori piacciono le ragazze. E allora cosa c'è di strano? Sarebbe strano se i calciatori si piacessero a vicenda. Alla loro età anch'io avrei fatto lo stesso, se non fossi stato incidentalmente impegnato nella campagna di Russia".
Cosa penso dei giocatori dell'Inter che fanno i festini hard? Non saprei, quando escono non mi chiamano mai".
Il rigore negato a Juventus-Inter nell'aprile del '98 non è stato assolutamente un furto. In realtà si è trattato di ricettazione".
Dopo lo sfogo contro gli arbitri fatto da Gigi Di Biagio ad inizio campionato: "Sono sempre d'accordo con lui quando gioca, ma non su queste dichiarazioni. Perché sono così diplomatico: Sapete ho quasi ottant'anni e non vorrei che Dio fosse bianconero...".
Juventus è una malattia che purtroppo la gente si trascina fin dall'infanzia".Chi tifa l'Inter ha le coronarie forti? Certamente, io ad esempio non vado neanche dal cardiologo che, tra parentesi, mi costa caro. Mi basta e avanza guardare l'Inter..."
A proposito dei passaporti falsi: "Avete sentito l'ultimo scoop sul padre di Veron? Io sì, l'hanno intervistato e non ci ho capito niente, perché parlava in calabrese stretto. Probabilmente è stato doppiato...".
A Luisa Corna, collegata a Controcampo: "Ah è lei? Non l'avevo quasi riconosciuta con tutti quei vestiti addosso..".
Mi dicono che personaggi di varie società sono coinvolti in un giro di prostituzione. Io per questioni d'anagrafe sono al di sopra di ogni sospetto.
Lo 0-6 nel derby col Milan? Non ricordo, e comunque io so di aver lasciato lo stadio con l’inter in svantaggio: poi sa, i giornalisti ne inventano tante
Il miglior acquisto dell'Inter è stato l'abbandono del calcio di Franco Baresi
Il decennio di vittorie milaniste? Ricordo solo alcune sconfitte dei rossoneri. E poi cosa serve il passato, parliamo di presente...
Per Lippi ho il massimo rispetto e gratitudine, specie da quando è tornato alla Juventus
Il passaporto falso di Recoba? Un caso di isiozia illimitata che esclude quindi il dolo
Il Padreterno convoca senza preavviso: sarebbe bello morire sapendolo 48 ore prima, almeno uno sistema le ultime cose...
Quando do la mano ad un milanista mi lavo le mani. Quando la do ad uno juventino mi conto le dita
1 commento:
Beh... vedi che quando ti chiamo ometto non lo faccio con ironia ma con molta stima! bravo bel post pieno di informazioni e adesso che mi ci fai pensare devo proprio dire che un po ci assomigli....
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